Bari | Cittadella della Cultura

La vicenda costruttiva dell’insediamento si può ricondurre ai mutamenti introdotti con la stagione murattiana che assegnava a Bari un nuovo ruolo commerciale e produttivo. L’impulso all’industrializzazione comportava la necessità di individuare una “zona industriale” della città che trovò attuazione a partire dalla previsioni del piano del 1913 dell’ing. Amoruso che individuò nell’area ubicata fra via Modugno, via Napoli e corso Mazzini il sito con tale destinazione, in virtù dei collegamenti fra porto e linea ferroviaria. Tali scelte pianificatorie si riverberano sulle successive vicende della storia urbana che vede la realizzazione in prossimità di questa area della Fiera del Levante, nel 1930, allo scopo di rafforzare i rapporti con l’Oriente. La Cittadella della Cultura partecipa a questa evoluzione costruttiva e strategica della città, caratterizzandosi dal punto i di vista espressivo e monumentale con una qualità architettonica composita e varia dei suoi edifici.

Il Progetto persegue gli obiettivi dell’efficientamento energetico degli edifici della Cittadella della Cultura e recupero dei corpi di fabbrica da destinare a deposito dell’Archivio di Stato ed ha previsto lavori di recupero architettonico e rifunzionalizzazione dei corpi di fabbrica dell’ala est dell’ex Macello in stato di abbandono e opere di efficientamento energetico di tipo passivo da prevedersi presso la Biblioteca Nazionale e l’Archivio di Stato. nell’ottica di migliorare le politiche ambientali e di sostenibilità dell’Ente.